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 LA CONTINUITÀ DI UNA TRADIZIONE
 La scuola fiorentina di design


"Ho un sovrano disdegno per coloro, che sopra ogni altro interesse, pongono quello di 'far scuola'... l'integralismo culturale è il più pericoloso e alla lunga il più nefando... considero i miei allievi migliori proprio coloro che sono andati per la loro strada e non per la mia". (Giovanni Klaus Koenig)

Curiosamente, mentre siamo abituati a considerare Milano la città del design, viene spesso taciuto il ruolo che Firenze ha esercitato in modo diretto ed indiretto nell'evoluzione dell'industrial design.
Nel capoluogo toscano, nella metà degli anni '50 nasce, curato da Pierluigi Spadolini, il primo corso a livello universitario di design con la dizione Progettazione Artistica per l'Industria; nel 1962 è istituito l'Isia (Istituto Superiore per le Industrie Artistiche), con docenti dello spessore e competenza dello stesso Spadolini, Giovanni Klaus Koenig e Leonardo Benevolo; ancora a Firenze alla fine degli anni '60, si sviluppa l'esperienza dell'architettura radicale e di quello che, comunemente, viene definito Controdesign, con figure di fama internazionale quali Adolfo Natalini ed Andrea Branzi; sempre dello stesso periodo il proficuo sodalizio tra Koenig e Roberto Segoni sui temi del design per la comunità.

Anche sul piano teorico-critico Firenze si è sempre contraddistinta per l'originalità delle proposte: si guardi all'attività di un estetologo quale Gillo Dorfles, al prezioso contributo di Umberto Eco, all'intensa attività saggistica dello stesso Giovanni Klaus Koenig.
La tradizione fiorentina è oggi rinnovata dall'intensa attività didattica innovativa svolta a livello universitario, con i corsi di Disegno Industriale e di Arredamento tenuti rispettivamente da Roberto Segoni e Remo Buti, nella Scuola di Specializzazione retta da Massimo Ruffilli, nel Diploma Universitario di Costume e Moda e, a livello parauniversitario, dall'Isia, diretta da Giuseppe Furlanis, con il suo corpo docente di levatura internazionale. Un'attività il cui valore è comprovato da premi e riconoscimenti ottenuti a livello internazionale tra cui numerosi "Compassi d'Oro".

Importanti contributi di carattere teorico-critico provengono, ancora, dall'attività del Centro Studi dedicato alla memoria di Koenig che, dal 1993 organizza convegni, giornate di studio e seminari sulle tematiche del design, e promuove ricerche in collaborazione con aziende ed enti pubblici (ricordiamo su tutte il Progetto per la creazione di una rete regionale per l'Innovazione Formale e Tecnoalabastro: l'innovazione nell'alabastro).

La Scuola Fiorentina di Design ha da sempre intrattenuto uno stretto rapporto di collaborazione sia con la grande impresa, che con l'imprenditoria medio-piccola che ha fatto la fortuna del modello produttivo toscano. Proprio nel rapporto singolare con l'artigianato, artistico e tecnologico sta la principale peculiarità dell'esperienza che, traendo le origini dalla storia, dalla cultura e dalle tradizioni locali, ha largamente contributo a diffondere in tutto il mondo quell'idea di Toscanità come fusione armonica di qualità, alta tecnologia, contenuti simbolici ed estetici originali.
Tra le più importanti collaborazioni con aziende ricordiamo quelle con Fiat, Lancia, Breda, Agusta, Fiorentinambiente, Ataf, Mantellassi, Zeroitalia, Segis, Ariete, Mukki, Pampaloni. Numerosi anche i laureati e diplomati che sono stati inseriti, con ruoli di primo piano, nelle più importanti aziende italiane.


Tutti i progetti qui presentati sono tesi di laurea elaborate all'interno del corso di Disegno Industriale del Prof. Roberto Segoni alla Facoltà di Architettura di Firenze.
Testo:
Giuseppe Lotti

I.
II.
III.
IV.
V.
VI.


Ha collaborato:
Elena Granchi
Sonia Morini

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