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 CORSO DI FORMAZIONE PER PROGETTISTA DESIGNER SETTORE VETRO E CRISTALLO
 Didattica, Materia, Progetto: note ai margini per un corso innovativo


Il progetto di questo primo corso realizzato dal Centro di Competenze Imprese e Vetro di San Giovanni Valdarno, ha incluso una struttura operativo-didattica capace di realizzare un corso per giovani progettisti in grado di collaborare con alcune selezionate aziende del comparto vetro/cristallo toscano.
Questa iniziativa si è articolata in più fasi: dalla conoscenza vera e propria del settore – con analisi storiche, tecniche, economiche e di cultura del progetto, con interventi di docenti universitari e specialisti dei vari settori – allo studio dettagliato del settore con l'analisi – diretta dal dottor Daniele Calamandrei – delle aziende e del loro mercato di riferimento.
Gli obiettivi di questo lavoro erano espliciti: migliorare la capacità di penetrazione del prodotto sul mercato; costruire nuove relazioni; inventarne altre per un "competitive design".
Tutto questo in un corso – dall'aspetto e dai concetti operativi innovativi – che ha cercato di realizzare oggetti originati da un design competitivo inteso come valore non più esclusivamente collegato all'estetica ed all'innovazione formale, ma in cui sono coinvolte – oltre alle qualità intrinseche del prodotto –, la capacità di dare servizi, tecnologia, informazione, un buon grado di locazione e un ragionevole posizionamento di prezzo.
Prodotti che per le loro qualità e varietà di funzioni costituiscano nuovi presupposti di relazione con il pubblico.

La progettazione è stata sviluppata dai singoli progettisti nell'ambito di preferenze culturali, stili di vita, gusti e funzionalità richieste da un determinato mercato. Il lavoro di analisi fatto sulle aziende ha costituito un'importante guida in fase di stesura dei progetti. Design competitivo significa anche progettazione del packaging, elemento sempre più importante nella fruizione e valorizzazione del prodotto oltre che supporto per informazioni tecnico-qualitive dell'oggetto.
Altro aspetto del progetto – fortemente dibattuto in fase di stage – è stata la capacità di dialogo tra designer e azienda nonché la costruzione e la definizione di percorsi produttivi ottimali e favorevoli nei costi di processo. Anche quest'ultima modalità di produzione ha inciso sui percorsi ideativi intrapresi e la stessa logica del riutilizzo di stampi e forme passate ha legittimato la rinascita progettuale.

Da aggiungere la rilevanza del peso della tecnologia, in grado di influire nel processo di sviluppo del prodotto. Perciò la produzione multimediale, i CAD, sono stati dei supporti che hanno rafforzato e valorizzato il processo di design, e per i progettisti e aziende sono diventati test di verifica e di sondaggio per le nuove linee. Non solo. Questi strumenti hanno permesso lo sviluppo dei progetti e una semplificazione dei problemi, aggiungendo inoltre una variante all'interno della quale la tecnologia riesce a giocare e intervenire nel processo del prodotto.

Le aree d'intervento ricercate in questo settore sono state molteplici. In questo comparto così specifico operano diverse aziende con strutture medio alte e piccole, con sistemi operativi industrializzati o di tipo artigianale, con tecnologie evolute oppure modeste. Il valore aggiunto è dato prevalentemente dal grado di innovazione o di design che si possiede. E' un settore che fa leva sulla domanda presente nell'acquirente medio che ha raggiunto la soddisfazione della maggioranza dei suoi bisogni.
In un mercato molto allargato come si deve comportare un'azienda e soprattutto una specifica nel vetro e cristallo? Fra le strade delineate all'interno del corso, una ha cercato di rispondere a tutte le richieste estendendo le gamme di prodotto alle varietà delle culture presenti; l'altra ha cercato di portare i corsisti a restare nel proprio interno diventando specialisti, aumentando la qualità e trasformandosi in fornitori conto terzi.
In questo scenario il tentativo di costruire nuove interazioni ci è sembrata la strada più praticabile e ricca di presupposti. L'orientamento individuato ha cercato di costruire nuove interazioni tra la materia e i temi di progetto scelti. In alcuni casi è stato possibile progettare nuove curiosità e la volontà di trovare insieme delle soluzioni adeguate all'innovazione ha apportato un contributo propositivo. Per questo le strade attuate dai singoli hanno messo a fuoco diverse problematiche, fra queste:
  1. il tema della decorazione, la costruzione di un abaco di decori da applicare con tecniche diverse;
  2. la costruzione di nuove tipologie;
  3. la riedizione e l'esame della produzione esistente verificata e corretta;
  4. lo studio sui componenti;
  5. la rielaborazione della tecnologia in uso;
  6. la protesi e i decori per il corpo;
  7. gli oggetti per la cura del corpo.

Tutto ciò ha permesso di allargare le possibilità di progetto, di adeguarsi ai linguaggi contemporanei, aprirsi alla ricerca e alla produzione di nuove tipologie d'oggetti e all'adozione di altri materiali combinabili con il vetro e il cristallo.
E' emersa la necessità di costruire famiglie di oggetti nonché tipologie con una propria fisionomia e propri caratteri inconfondibili.
Si è delineata la capacità di far dialogare insieme fasi produttive diverse per dare forza – emozione, ricchezza percettiva – e un'identità ben delineata al prodotto. Identità intesa anche come forte mezzo per comunicare il DNA d'origine; e quindi identità locale, forte qualità della toscanità e non solo.

Tutto sommato il corso in sé non è stato risolutivo dei problemi legati al comparto vetro e cristallo, ma ha cercato di essere una "finestra" in grado di amplificare gli orizzonti di riferimento e di giungere non solo al disegno dell'oggetto ma anche ad un progetto globale tra struttura didattica, di servizio e il suo territorio di produzione.

Centro di Competenze Imprese e Vetro
Agenzia di formazione professionale
www.scuolavetro.it

VILCA
www.vilca.it
Cristalleria Europa
www.cristalleriaeuropa.it
Nuova CEV
www.nuovacev.it
Corba Cristalleria
www.cive.it
IVV
www.ivvnet.it
Testo:
Angelo Minisci

I.
II.
III.
IV.
V.
VI.
VII.
VIII.
IX.
X.
XI.

Ha collaborato:
Elena Granchi


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