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 FERLEA / SALONE INTERNAZIONALE DEL MOBILE MILANO 2006


Fondata nel 1959 da Milvo Benini, Ferlea inizia la propria attività come azienda produttrice di piccoli mobili da ingresso e complementi di arredo.
Nel 1961 ha inizio anche la produzione di piccoli imbottiti, principalmente di gusto classico.
È nel 1980 che vi è un importante cambiamento, determinato dalla intuizione dei mutamenti e delle necessità di mercato. La produzione passa dal classico al moderno e il risultato è un prodotto dal gusto innovativo, caratterizzato dalla particolarità dei materiali impiegati e dalla cura dei dettagli.

Sulla spinta del nuovo corso, Milvo Benini decide di avvalersi di un'equipe di professionisti sotto la direzione artistica di Gabriella Zecca, allo scopo di conferire un nuovo carattere e una maggiore riconoscibilità allo stile Ferlea.
È il primo importante passo verso il design, verso una produzione in cui niente è lasciato al caso e cui si instaurano sempre più importanti collaborazioni con designers e architetti. Di rilievo è il sodalizio con professionisti quali Rodolfo Dordoni, Aldo Cibic e Alberto Livore per i progetti.

Ferlea esprime con forza la voglia di rinnovarsi in un percorso volto a sottolineare la qualità del progetto, ma soprattutto la versatilità e la forte personalità dei prodotti.

In occasione della 28º edizione del Salone Internazionale del Mobile, che si è tenuto a Milano dal 5 al 10 aprile 2006, Ferlea ha presentato due nuovi prodotti: le poltrone Dada e Disk, nate dalla collaborazione con gli architetti di fama internazionale Enzo Berti e Karim Rashid.

Dada, design di Enzo Berti, nasce come ispirazione al pensiero del movimento artistico d'avanguardia fondato a Zurigo nel 1916 dal poeta rumeno Tristan Tzara: il Dadaismo.
L'oggetto Dada, ironico e irrazionale si pone nel panorama del design fuori dagli schemi, perché pensato per smitizzare tutti quegli ambienti rigorosi e razionali in cui viviamo.
La forma di una mano presa nella sua essenzialità, vuol essere un richiamo ai valori primari del gesto e dell'attività manuale, attraverso i quali il soggetto moderno riesce a plasmare e a trasformare quelle sfumature emotive chiamate idee.

La poltroncina Disk, design Karim Rashid, nasce come espressione dell'idea di un mondo possibile, per una realtà in cui abbiano spazio anche soluzioni immaginarie e un ambiente in cui la contemporaneità possa essere inspirata e migliorata dagli oggetti, dai volumi e dalle esperienze. Disk ha alla base il concetto del design come valore culturale, attraverso il quale è possibile sviluppare esperienze sensoriali.

Degli anni precedenti ricordiamo i seguenti prodotti:

La chaise-longue Bagnante, i divani Brera, Open e Poggio, la seduta Miss, le poltrona e i divanetti Zig Zag, la sedia a dondolo Dozy, le sedute Van e Dolmen, le poltrone con struttura in rattan Katà, Shell e Kora, la poltroncina e pouf completamente sfoderabili Pop – tutti disegnati da Enzo Berti –, Altea e Lily – poltrone progettate da Studio Riforma –, Cube e Gap – poltroncine disegnate da Ikka Suppanen –, il pouf Mari – progettato da Toshiyuki Yoshino –, ed infine i progetti Bikini – pouf quadrato con una parte trasformabile in schienale –, ed il divano Ego – del designer Enzo Berti.

 Ulteriori informazioni sui prodotti delle passate stagioni in SIdMM 2005  


Ferlea
Zona ind. Le S. Marziale
53034 Colle Val d'Elsa - Siena
Tel. +39 0577 929400
Fax +39 0577 928092
www.ferlea.com

 
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ha collaborato:
Umberto Rovelli




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