COS. DÉJÀ VU. NUOVI INCALMI PER UN VENINI CONTEMPORANEO |
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Antonio Cos / Portrait / 2010 |
Antonio Cos (Strasburgo – Francia 1975) E' oggi tra i più interessanti designer borderline internazionali. Antropologo e sociologo dilettante, Cos riesce spesso a sorprendere per la forza delle proprie intuizioni creative applicate in oggetti «stra-ordinari» evocati da uno sguardo incantato, intento ad osservare – come attraverso la lente del rito e del mito – il quotidiano. La razionale poesia delle sue «forzature semantiche» e dei suoi «oggetti bifronte» – a metà strada tra innovazione tipologica e anonimato formale – ha suscitato ben presto l’interesse delle aziende per i suoi primi lavori autoprodotti – Igloo, Tiptap, Fuck, Spina di rose, Drink –, i suoi prototipi – Faro, Pipistrello, Ska, Tripod, Joy-Stick, Salsa – e
per il suo intuito da «dislessico della funzione». Con Embouteillage ha dimostrato le proprie capacità di manipolatore di archetipi, ma non ha deluso nemmeno nel passaggio dalla piccola alla grande serie realizzando, con numerose aziende, prodotti in grado di captare i rituali di un’umanità nomade e glocal dove semplicità inventiva
e tradizione convivono pienamente senza apparenti tensioni. Ha collaborato con Bormioli Rocco, Bosa, Caterpillar, Coop Italia, Erreti, Guzzini, Habitat, Invicta, Nestlé Waters e, dimostrando di mantenere viva la propria esigenza di ricerca continua e personale, ha partecipato a numerose mostre collettive – The Future of Manufacturing 2003, Tipi Italiani II 2004, Sensi Divini 2004, Design alla Coop
2005, The New Italian Design 2007, New Design Generation 2009 – e personali –
Cos è?Cos è! 2004. Nel 2009 crea Cosllection, marchio impegnato nell’autoproduzione
di prodotti a connotazione sperimentale. (www.antoniocos.com) |
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