CERCA IN IDEAMAGAZINE.NET

 

 MARMOMACC INCONTRA IL DESIGN


Per la sua 42°edizione, Marmomacc Mostra Internazionale di Pietre, Design e Tecnologie, affronta un riposizionamento della propria mission culturale, attraverso la revisione del suo pay off "Arte e Cultura" già in essere dal 1985. Con l'edizione 2007 quindi, Marmomacc diventa "Architettura e Design" e apre una nuova sezione: Marmomacc Incontra il Design.

Marmomacc Incontra il Design vuole avvicinare professionisti, progettisti, designer e aziende del marmo, con proposte adatte ad iniziare una storia importante quanto il materiale utilizzato, che attraverso una nuova agilità, nobiliterà molti impieghi. Non un'iniziativa civetta quindi, ma un impegno che nasce ora, che vuole diventare presto un mondo di proposte e che proporrà ogni anno un tema progettuale che cercherà di cogliere le indicazioni del life-style e di captare gli spostamenti impercettibili e progressivi della società.

Questo primo appuntamento è sostenuto da dieci designer e dieci aziende che hanno ideato e realizzato progetti di design sul tema "La leggerezza del marmo".
I progetti dei dieci designer sono stati poi esposti durante la fiera negli stand delle aziende aderenti:

Riccardo Blumer lega l'idea della leggerezza al galleggiamento e ha progettato per Cedal Graniti recipienti di pietra che galleggiano.

Denis Santachiara ha trovato il modo di alleggerire il marmo rendendolo trasparente alla luce e affilandolo come la lama di un coltello: ha ideato per l'azienda Testi Fratelli un monoblocco luminoso da cucina, con coltelli anch'essi di marmo.

Leggerezza, trasparenza e modularità rappresentano le linee guida del progetto di Marco Piva dove pareti, pavimento, tavolo e lampada sono costituiti da diverse texture, sfruttando al meglio le capacità compositive delle lastre in quarzo dell'azienda Santa Margherita.

Sempre nell'ambito della riproducibilità tecnica un modulo mobile che da elemento totemico può divenire infinito attraverso l'uso della progettazione, sono le superfici articolate di Simone Micheli per esaltare la materia di Pietra della Lessinia.

Alberto Meda per Campolonghi ha realizzato un tavolo luminoso per esterno, costituito da un certo numero di anelli sovrapposti e degradanti di spessore e di diametro, dalle cui fessure traspare la luce posta nella cavità della struttura.

Michele De Lucchi con Philippe Nigro per Piba Marmi realizzano piccole costruzioni di marmo: lampade di marmo e case di marmo e pietra. Sono idee per volumi, forme e materie di architetture che non possono corrispondere alle esigenze dell'uomo d'oggi, non possono essere prodotti per il mercato dei costruttori, non sono abitazioni, non sono uffici, non sono spazi commerciali, negozi né altro. Sono però belle costruzioni, belle forme, bei volumi di un mondo che non possono appartenere a questo momento storico, a questa epoca e a questa civiltà.

Kengo Kuma, innamorato della pietra Serena de Il Casone - già utilizzata da Michelangelo per le proprie sculture -, presenta un progetto basato sulla forma del triangolo che assemblato a tre a tre e sovrapposto, viene a creare una struttura tridimensionale molto stabile. Per questo progetto la pietra Serena è tagliata il più sottile possibile e oltre alla leggerezza appare anche la trasparenza nella sua bellezza.

Odile Decq, la presenza femminile nel gruppo, presenta una micro architettura per Rocamat, realizzata con le più moderne tecnologie produttive di trasformazione, un oggetto tridimensionale a tutto tondo di grandi dimensioni che sfida le leggi della gravità e che abbraccia le discipline dell'architettura, del design e della scultura.

Aldo Cibic vuole trasformare la percezione della pietra di Vicenza in qualche cosa di lieve ed etereo con un allestimento contemplativo realizzato da una doppia quinta di sottili lamelle orizzontali che costituiscono parte dell'allestimento di Grassi Pietre.

E infine Tobia Scarpa, grande manipolatore di materiali, utilizza frammenti di varie misure di marmo dalle forme ben definite, li mescola e impasta con resine e leganti cementizi per ottenere un nuovo blocco che, levigato e tagliato in sezioni diverse, darà origine a nuovi paesaggi marmorei di Agglonord.

Il tema vuole inoltre indurre i progettisti a pensare in termini di leggerezza anche in rapporto all'enorme aumento della mobilità che sta caratterizzando la nostra vita peggiorandola sensibilmente.
Leggerezza e pesantezza sono quindi due trend che viaggeranno insieme, anche se gran parte della cultura progettuale degli ultimi anni è stata un continuo tentativo di sottrarre peso, come è già avvenuto in letteratura, teatro, moda, arte, architettura, diventando nel tempo sinonimo di contemporaneità.


Marmomacc
Verona, 4/7 ottobre 2007
www.marmomacc.com

a cura di: 
Federica Capoduri 

I.

II.
III.

IV.
V.

VI.
VII.

VIII.
IX.

X.

ha collaborato:
Ruth Miriam Carmeli

TOP