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 OPEN YOUR MIND


In occasione del Salone del Mobile di Milano, è stata allestita la mostra di design research Open Your Mind, un progetto multiculturale promosso da Elmes, il marchio con il quale il leader giapponese nella produzione di maniglie Union Corporation si presenta per la prima volta in Europa.

Se il buon giorno si vede dal mattino, già l'apertura dell'invito alla mostra Open Your Mind si è rivelata una scoperta intrigante sia cromaticamente che formalmente. Infatti le tre buste dagli intensi colori primari – che, aperte in successione, compongono il titolo della mostra –, conducono direttamente all'essenza del concetto di apertura e, per forza di cose, anche al suo opposto, la chiusura.

Se la chiusura ci rimanda alla separazione e al mistero, l'aprire – un regalo, una storia, una finestra – ci introduce in un nuovo mondo da esplorare, ora con trepidazione, ora con apprensione.
A differenza della semplice apertura di cose materiali che usiamo quotidianamente e ci mettono in contatto con un mondo limitato fisicamente – come porte, bottiglie, cerniere –, l'invito "Apri la tua mente" è assai più lungimirante e complesso: stimola a superare barriere e confini appropriandosi di uno spazio mentale di assoluta libertà e poesia. Il mondo dell'immaginazione.

Questo invito a immaginare è stato rivolto ad otto designer differenti per provenienza e formazione che, sotto la direzione creativa di Shin Azumi e Gabriele Pezzini, si sono impegnati nella creazione di una serie di prodotti che esplorano i vari significati – letterali, metaforici, psicologici, emozionali e culturali – degli atti di apertura e chiusura.
Il risultato è una mostra il cui scopo è far riflettere lo spettatore sul tema dell'aprire o chiudere, lasciando spazio alla fantasia e all'interpretazione.
Oltre ai progetti dei designer che andremo a descrivere, una parte della mostra è naturalmente dedicata alla serie di eleganti maniglie prodotte Elmes che sposano il tradizionale senso estetico giapponese alle influenze del design occidentale.

I progetti in mostra:

Sebastian Bergne
Se in situazioni normali una tenda ci impedisce di vedere la luce e il mondo esterno, Window Window – finestrella in una tenda –, consente di ritagliare una visione quasi cinemascopica sull'esterno.
L'atto di stappare una bottiglia di vino evoca immediatamente l'immagine dei piaceri della vita, la particolarità del design di Corker – cavatappi a tre terminazioni -, si rivela pienamente all'apertura della terza bottiglia, infatti i tappi delle due bottiglie precedentemente aperte sono diventate due comode maniglie. L'oggetto si evolve e si completa attraverso l'apertura.

Shin Azumi
Aprire una finestra fa entrare nuova aria e luce nella nostra stanza, allo stesso modo quando accendiamo la radio un mondo di voci e suoni ci collegano con il mondo esterno. Radio=Window è una radio con una maniglia che incornicia lo spazio vuoto.
Nella lampada da terra Shower of light, l'interruttore ha preso la forma di un rubinetto da doccia con il quale regolare l'intensità della luce ed immaginare di fare un bagno di luce.

Matali Crasset
OpenPlatform – tavolo modulare con separé scorrevole –, permette di tenere separate due attività come mangiare e lavorare; in caso di cena conviviale il separé può essere posizionato all'estremità del tavolo e ulteriormente allungato.

El Ultimo Grito
OpenSpace – borsa allungabile e borsa allargabile –, sono piene di sorprese, possono essere usate normalmente ma possono all'occorrenza trasformarsi in comode e capienti shopper da portare sempre con sé.
Containers in the open &ndash aperti, sono vasi senza fondo, in plastica colorata che inseriti nel terreno incorniciano, le piante o i fiori del giardino.

Gabriele Pezzini
Sunny Day – panchina –, induce l'utilizzatore ad allagare le braccia come a voler abbracciare il mondo in una giornata di sole, peccato però che la seduta sia solo per uno, quasi a sottolineare la contraddizione dell'uomo che vuole rimanere solo in mezzo agli altri.
Ghost – scala pieghevole foderata con tessuto –, la rende più piacevole nell'ambiente domestico ed è funzionale all'apertura e alla chiusura delle scala stessa.

Vogt+Weizenegger
Doorway – sistema di illuminazione –, inserisce una luce in uno spazio, la soglia, che tradizionalmente non lo prevede. Con questo progetto si illumina la persona che varca la soglia. La luce infatti si accende proprio nel momento in cui l'utilizzatore è al centro della porta, il che dà un senso di interattività e, perché no, di magia.

Fabio Bortolani
Do not open this door – porta in feltro –, ci offre una metafora degli sforzi che apertura e chiusura ci richiedono. Sembra una comune porta ma non si apre in modo tradizionale, infatti dopo vari tentativi falliti si scopre che si apre lateralmente come una tenda.
Zip – tappeto con cerniere –, ci fa credere che le cerniere che dividono le frange aprano qualcos'altro, ma sono solo decorative.

Kazuyo Komoda
Lace Door – porta di pizzo con elemento centrale girevole –, sfugge alla netta dicotomia della porta, "aperta" o "chiusa". La porta offre diverse soluzioni di apertura ed oltre a presentare un design semplice e raffinato permette di arieggiare i locali e di variare la luminosità degli ambienti creando un ricamo di luce delicatamente suggestivo.




Open Your Mind
5-9 Aprile 2006
Museo Minguzzi
Via Palermo, 11 - Milano
www.openyourmind-elmes.com
www.artunion.co.jp

a cura di: 
Gabriella Masiello 
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ha collaborato:
Catalin Ilie Stroe

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