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 MARCEL BREUER. DESIGN AND ARCHITECTURE
 Oggetti e progetti tra Europa ed America


Marcel Breuer. Design And Architecture è l'ampia retrospettiva dedicata alle opere dell'architetto designer ungherese Marcel Breuer. Prodotta dal Vitra Design Museum, e realizzata con il sostegno dell'Associazione Veneziana Albergatori e la collaborazione di Trenitalia, l'esposizione è curata da Mathias Remmele. Vitra Design Museum presenterà l'esposizione in diverse sedi museali europee, tra cui l'unica tappa espositiva in Italia sarà il Centro Culturale Candiani di Mestre.

Marcel Breuer (1902-1981), autore delle prime sedie di acciaio tubolare, è il creatore di alcuni tra gli oggetti più famosi e riprodotti al mondo, vere icone del design più innovativo del XX secolo. Nell'eposizione la sua vasta produzione architettonica è presentata e strutturata per temi, presentando i diversi campi d'azione dell'artista, attraverso dodici modelli di edifici.
La mostra espone quasi tutti i mobili creati da Breuer, modelli d'edifici esemplari appositamente prodotti per la mostra e ordinati per tema (Case - Spazi - Volumi) e completati da schizzi, piante e fotografie.
Nella sezione Volumi si distingue la straordinaria abilità nel trattare grandi volumi strutturali. Breuer ha infatti il merito di aver creato edifici che sfruttano le qualità monumentali della massa e le sue opere sono spesso in grado di emanare una fortissima "fisicità" senza tempo rintracciabile negli edifici qui presentati, ovvero: Atlanta Central Public Library (Georgia, USA / 1977-80), Whitney Museum of American Art di New York (New York, USA / 1964-66), Begrisch Hall (New York, USA / 1959-61), Grandi magazzini De Bijenkorf (Rotterdam, Olanda / 1953-1957.
Nella sezione Case si riflette ciò che, per molti critici contemporanei, è il contributo più importante di Breuer all'architettura. Nelle case unifamiliari infatti si coglie la caratteristica marcata distinzione tra il mondo costruito e quello naturale nonché un qualcosa di "informale" che trapela in molte delle sue abitazioni.
Nella sezione Spazi, si mostra come Breuer - nelle chiese in particolare, dove, come in nessun altro campo, poté perseguire i propri ideali creativi - si serva di svariate soluzioni strutturali per riuscire a coprire liberamente vaste campate: pareti in cemento piegato (St. John's a Collegeville, Minnesota, USA / 1958-61), lastre iperboliche-paraboliche (St. Mary, Bismarck, North Dakota, USA / 1961-63), griglie ortogonali di pilastri in ferrocemento (Mutterhaus Sonnhalde, Baldegg, Lucerna, Svizzera /1968-72), ecc…
Nella sezione Motivi vengono presentati gli elementi chiave del vocabolario progettuale di Breuer che caratterizzano sia i mobili che gli interni e gli esterni degli edifici progettati dal maestro di Pécs: banda orizzontale, elemento a sbalzo - il caratteristico motivo della protrusione che, presente già nei primi progetti di mobili venne poi re-interpretato in modalità sempre diverse in numerose architetture dei decenni successivi -, rettangolo disteso - elemento comparso per la prima volta nel 1927, nella abitazione dei Piscator, che da allora ricorrerà nel repertorio breueriano di arredi per interni -, texture - segno evidente del grande interesse di Breuer nei confronti dei materiali e delle rispettive qualità visive e tattili -, forme cristalline - elementi per le facciate che svolgono contemporaneamente diverse funzioni: nascondendo condotti per cavi e aria; funzionando come brise-soleil ; donando alla facciata una fisicità e una profondità straordinarie.

Chiude la mostra Materiali, sezione che documenta cronologicamente il design di quest'autore che nel corso del tempo ha utilizzato per le sue opere prima il legno, poi il tubo d'acciaio, quindi l'alluminio, infine il compensato.
Tra le peculiarità più interessanti dell'esposizione sono sicuramente da segnalare le innovative realizzazioni in alluminio - materiale, prima di Breuer, quasi sconosciuto nella produzione del settore del mobile - in cui si concretizza il trasferimento del principio a sbalzo dal tubo d'acciaio, nonché l'ideale traduzione materica - dall'alluminio al compensato - della chaise-longue: intuizione che ha di fatto segnato l'inizio dell'interesse di designer e produzione nei riguardi del compensato.

Come designer e architetto, Marcel Breuer può essere considerato una delle figure più importanti del XX secolo. Studiò presso la Bauhaus, dove tra il 1925 e il 1928 lavorò come maestro della carpenteria dirigendo il laboratorio di falegnameria. In questo periodo produsse numerosi mobili in tubo d'acciaio, compresa la leggendaria Wassily, seduta tutt'ora in produzione che lo rese internazionalmente famoso. Nel 1937 Breuer emigrò negli Stati Uniti, dove, prima ancora di intraprendere la carriera di architetto, insegnò presso l'Università di Harvard. All'inizio degli anni Cinquanta, Breuer realizzò numerosi progetti su vasta scala, creando tra l'altro edifici in grado di suscitare veri e propri dibattiti internazionali - è il caso, ad es. del quartier generale dell'Unesco a Parigi (1952-58, progettato con Pierluigi Nervi e Bernard Zehrfuss) e il Whitney Museum of American Art di New York (1964-66).
Il Breuer furniture ed interior designer - con i suoi arredi e con i mobili in tubi d'acciaio, ideati dal 1925 -, ha contribuito a porre le basi di una nuova, moderna cultura abitativa. Ma la sua fama è continuata ben oltre gli anni Venti, ed oggi è considerato uno tra i più importanti designer ed architetti arredatori del Novecento. Questa retrospettiva intende presentare i diversi campi d'azione dell'autore, trattandoli come aspetti di pari rilievo ed importanza di una vasta ed unitaria produzione. La strutturazione per temi, ha il merito di evidenziare e focalizzare in maniera adeguata tutti i diversi ambiti in cui Breuer si trovò ad operare in oltre cinquant'anni di attività incredibilmente creativa e geniale, presentando al pubblico una visione d'insieme dei vari aspetti della sua produzione e che comprende quasi tutti i mobili, dodici magnifici modelli d'edifici particolarmente emblematici della varia ed ampia produzione architettonica, oltre a numerosi schizzi, disegni e fotografie.

Tra gli eventi collaterali alla mostra del Centro Culturale Candiani segnaliamo inoltre i seguenti appuntamenti:

Quale relazione tra l'architettura contemporanea e le altre espressioni d'arte?
Arch. Francesco Cocco
16 novembre ore 17 - sala conferenze quarto piano

Frank Lloyd Wright e il Guggenheim Museum Arch. Francesco Dal Co
1 dicembre ore 17 - sala conferenze quarto piano

Marcel Breuer. Design and Architecture
Centro Culturale Candiani, Mestre
23 ottobre 2004 / 30 gennaio 2005
www.comune.venezia.it/candiani
a cura di: 
Maria Angeles 
Fernandez Alvarez 

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ha collaborato:
Umberto Rovelli