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 SALONE DEL MOBILE DI FIRENZE 2003: MADE IN TUSCANY


Forte di un'affluenza in continua ascesa e di 220 espositori, Il Salone del Mobile di Firenze 2003 nella medicea Fortezza da Basso, cuore espositivo della città, si è legittimamente inserito fra gli appuntamenti importanti dedicati al settore dell'arredamento. Un'occasione sia per gli architetti ed i designer, sia per le aziende che possono proporre in questa magnifica cornice il meglio delle proprie produzioni e le ultime tendenze nel design ad un vasto pubblico.

Fra innovazione e tradizione una delle novità più interessanti di quest'anno è stato il concorso Made in Tuscany per studenti ed aspiranti designer che, avvalendosi di preziose sinergie fra mondo accademico e mondo produttivo, ha dato la possibilità ai progetti selezionati da una giuria di esperti, di essere realizzati ed in seguito esposti all'interno della manifestazione presso il Padiglione Arsenale. Sono risultati vincitori di Made in Tuscany nell'ordine, Simone Alessandrini con Dami, Simone Ferrini con Una nuova linea per un vecchio utensile e Takeshi Izuhori con Pinox.
Dami, il primo classificato, è un oggetto che esprime una metafora estetica di altri oggetti provenienti dall'uso comune e dalla locale tradizione popolare. Attraverso una felice sintesi di elementi semplici e funzionali, raggiunge un risultato equilibrato che nasce dall'utilizzo di diverse tecnologie da tempo presenti nella produzione toscana.
Una nuova linea per un vecchio utensile è stato premiato per l'attenta analisi di un oggetto di uso comune proveniente dalla tradizione toscana che ha portato alla elaborazione di un nuovo oggetto dove il significato morfologico convive con l'innovazione.
Pinox ha convinto per l'interpretazione ironica del noto burattino simbolo della tradizione toscana e per la concezione ergonomica e innovativa della funzione propria della maniglia che suggeriscono una applicazione proiettata nel futuro, fuori dalle convenzioni.
Gli altri progetti selezionati sono:
Mi mesa es tu mesa di Antigone Acconci e Riccardo Bastiani è caratterizzato da forme solide e lineari per un oggetto che affonda le radici nella tradizione artigianale toscana valorizzando, in modo innovativo, l'antico concetto di convivialità.
Intrecciare Relazioni di Niccolò Bernabei e Fiorenti Hortopan suggerisce, con l'intreccio di una cesta di castagno, una linea di sedute alternative di antica tradizione toscana, che tendono a mantenere in vita le capacità artigianali con una evidente connotazione ironica.
Fib-On di Simone Alessandrini permette una notevole flessibilità di soluzioni e funzioni per la varietà dei colori e della morfologia dei cuscini. La scomponibilità consente, inoltre, una notevole libertà d'uso all'utente.
Armadietto di Hayato Ishii coniuga la tradizione giapponese con l'artigianato toscano proponendo un oggetto multifunzione, libero nelle aggregazioni e nella flessibilità.
Portapane, un protagonista della vita domestica di Claudia Amadori e Simone Ferrini si propone come un oggetto d'uso comune che rimane attuale pur rievocando immagini tipiche della tradizione toscana.
Bau-Bau di Alessandro Menchini con Giuseppe Di Somma designer è una specie di fumetto che rappresenta una divertente seduta da bambino sul tema del suo amico più fedele, il cane. Il carattere ludico dell'oggetto ne suggerisce differenti utilizzazioni, anche con materiali diversi.
Sediolino di Fabio Tavanti estrae da una sedia classica una proposta flessibile. Un oggetto semplice che si presta a simpatiche metamorfosi.

Il concorso Made in Tuscany è stato organizzato da ExpoLab in collaborazione con Dipartimento di Tecnologie dell'Architettura e Design Pierluigi Spadolini, Isia, Università di Firenze, Regione Toscana.

Salone del Mobile di Firenze
Forte Belvedere, Firenze
22 - 30 marzo 2003
www.salonedelmobile.com
Testo: 
Gabriella Masiello 

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ha collaborato:
Ignacio Diez de Tejata
M.Angeles Fernández Alvarez


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