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 XX PREMIO COMPASSO D'ORO ADI 2004
 16 prodotti Made in Italy


A prima vista sensibilmente rivolta al comparto della grande industria, l'ultima edizione del Compasso d'Oro – in mostra negli spazi della Triennale di Milano fino al 14 novembre 2004 – sembra piuttosto segnalare con decisione quanto sia ampio il campo d'intervento e quanto potenzialmente vasti siano i settori in cui la professionalità del designer può dare il proprio contributo. E' dunque anche per sottolineare che il design italiano non può essere confinato nell'ambito dell'arredamento e degli oggetti domestici che il premio gestito dall'ADI, Associazione per il Disegno Industriale, è stato assegnato – oltre ai consueti settori del forniture, furnishing, contract ed illuminotecnica – al mondo dell'auto, delle imbarcazioni a vela e – novità assoluta – al mondo dell'arredo urbano.


L'italian style & made dell'auto centra con ben (due + uno) prodotti l'ambitissimo premio: la stupenda Brera, autovettura coupé dell'Alfa Romeo progettata da Giorgetto GiugiaroItaldesign Giugiaro


motivazione: raramente la complessa combinazione di volumi che costituisce il corpo di un'automobile è stata espressa con linee così nette, essenziali e armoniose: il risultato è una delle automobili più belle e affascinanti che siano state mai realizzate



l'ultima versione di un'icona Fiat del recente passato, la Nuova Panda progettata dal Centro Stile Fiat con Stile Bertone – esterni – e I.DE.A. Institute – interni

motivazione: finalmente un'automobile Fiat che esprime ciò che dovrebbe essere: simpatica, semplice, pratica, solida, senza pretese. Una soluzione suggestiva al difficile problema di trovare un degno successore all'icona rappresentata dalla Panda



il superbo Disco e pinza per freno in carbonio ceramico, l'impianto frenante progettato da Brembo Technical Department per l'azienda omonima

motivazione: se non fosse un freno ad alte prestazioni sarebbe una scultura degna di qualunque museo d'arte moderna


La giuria internazionale composta da esperti – Gillo Dorfles, presidente onorario, Fulya Erdemci, Robert Fitzpatrick, Yutaka Mino, Pietro Petraroia, Richard Sapper, Angela Schönberger e Tomás Vlcek – nei nove settori merceologici in gara – trasporti, furniture design, apparecchi per illuminazione, beni di consumo, beni per la comunicazione e l'elettronica, beni per la produzione, grafica e multimedialità, beni sociali e categoria speciale – ha riconosciuto un particolare interesse per due inconsueti settori:

Tiketitoo, lussuosa barca a vela su progetto di German Frers – progetto degli interni: Wally con Serena Anibaldi – per i cantieri Wally di Luca Bassani


motivazione: scandalosamente costosa e scandalosamente bella: la giuria non ha saputo resistere all'eleganza delle stupefacenti linee di questa barca)



Boma, la pensilina d'attesa progettata da Fausto Colombo e il recentemente scomparso Lorenzo Forges Davanzati per Consorzio Arredo Urbano

motivazione: una fermata d'autobus che si chiama desiderio. Finalmente una struttura totalmente trasparente che non ha un aspetto fragile. Si inserisce con grazia nell'ambiente)



Originale nel disegno, semplice nel montaggio, compatta, completamente indipendente dalle attrezzature complementarie e di servizio da applicare al manufatto urbano (panchina / sedile di semplice appoggio / supporti pubblicitari / informazioni / ecc…), Boma è la vera sorpresa del Compasso d'Oro 2004 perché l'arredo urbano – civilissimo ambito del design per la comunità pochissimo sostenuto in Italia – non aveva ancora ottenuto l'ambito premio.


Ulteriori fughe dal più consueto furniture sono i premi consegnati a: l'Arca, rivista mensile di design di Arca Edizioni su progetto di Iliprandi Associati – Monica Fumagalli, Giancarlo Iliprandi


motivazione: una rivista di design la cui concezione la rende visivamente invitante. Presenta un buon equilibrio tra testo e immagini



il Manuale e sistema di identità visiva della Soprintendenza Archeologica di Pompei progettato da Zelig

motivazione: un manuale di segnaletica ben concepito e perfettamente realizzato, che conferisce un'immagine visiva nitida a spazi archeologici pubblici



il progetto allestitivo di Guido Canali – su ideazione e coordinamento di Lucia Fornari Schianchi – della mostra Parmigianino e il Manierismo europeo, realizzata al Palazzo della Pilotta nella Galleria Nazionale di Parma
motivazione: sensibile ed armonioso inserimento di una mostra in uno spazio architettonico classico. Instaura un dialogo coerente tra arte e architettura in un ambiente visivamente appagante per il pubblico




Poetici ed inventivi molti degli altri compassi che spaziano dall'intelligente LaTina, spremiagrumi di Fratelli Guzzini progettato da Lorenzo Gecchelin

motivazione: un'idea nuova di affascinante semplicità, pratica, a basso costo, corretta nell'uso del materiale e del processo produttivo, interessante per il dinamismo formale: l'esempio perfetto del design eccellente



alla lirica Ripples, seduta creata da Toyo Ito per l'italiana Horm

motivazione: una piacevole sorpresa per il fondoschiena di chi si siede in una semplice panca di legno, che permette di scoprire la gradevole natura del materiale di cui è fatta



dalla furba e sinuosa Pipe, lampada a sospensione di Artemide su progetto di Herzog & De Meuron

motivazione: flessibile, sottile, raffinata e giocosa



alla scenografica Onda, sistema di illuminazione progettato da Isao Hosoe con Peter Solomon per Luxit
motivazione: un'elegante boccata d'aria fresca nell'illuminazione per l'ufficio, cui le fantasiose e pratiche vele conferiscono la massima flessibilità




Minimalisti, molto funzionali e di grande fruibilità, infine, sono gli ulteriori premi, ovvero: le forti e compatte Kube, sedute per collettività progettate da Eoos Design con l'engineering di Ugolini Design per Matteograssi

motivazione: sintetica e scultorea nella sua forma nitida e di minimo ingombro quando non viene usata, dotata di un ingegnoso meccanismo per la seduta, i braccioli e la tavoletta. Una buona soluzione al problema delle sedute da auditorium. La giuria suggerisce di rendere più morbida la parte superiore dell'imbottitura dello schienale per consentire una seduta più confortevole



l'inconsueta Ptolomeo, libreria verticale di Moco – Minotti Italia Trading progettata da Bruno Rainaldi
motivazione: un'idea piena di ironia per liberare dai libri pavimenti e tavoli, una suggestiva scultura che ribalta in verticale la tradizionale libreria)





il cartesiano Naòs System, sistema di tavoli polifunzionali che Pierluigi Cerri e Alessandro Colombo (Studio Cerri & Associati) ha disegnato per Unifor

motivazione: sensuale, diretto, dotato di raffinate applicazioni tecnologiche. Un invito a lavorare insieme con trasparenza e armonia



la quasi post-datata Muu, collezione di sedute progettata da Harri Koskinen per Montina

motivazione: classica, coraggiosa nell'uso di materiali tradizionali e nella rinuncia all'impilabilità, questa sedia rappresenta un'acuta interpretazione dell'essenza della grande tradizione del design scandinavo



La XX edizione del Compasso d'Oro ha visto infine l'assegnazione della Targa Progetto Giovane a Ixylon, ricerca sul corpo umano e sull'abbigliamento di Federica Caratati e Chiara Colombi (Politecnico di Milano, Facoltà del Design) e Lagunetto, contenitore per i rifiuti di Filippo Moroni (ISIA Istituto Statale per le Industrie Artistiche, Roma).


3 Premi Compasso d'Oro alla carriera sono andati inoltre a:

Maddalena De Padova


motivazione: il grande impegno di Maddalena De Padova per la produzione e la diffusione del design, come cultura comune e di confronto dei diversi ambiti internazionali, costituisce un caso unico per coerenza e qualità nel nostro Paese. Dalla metà degli anni cinquanta a oggi, la sua ricerca rappresenta in modo esemplare la felice sintesi tra progetto (d'impresa e prodotto), produzione e distribuzione. La sua profonda conoscenza del design scandinavo, americano e italiano, dovuta alla collaborazione con alcune tra le più grandi personalità del design mondiale come Alvar Aalto, Arne Jacobsen, Charles Eames, George Nelson, Dieter Rams, Achille Castiglioni, Vico Magistretti, per citarne alcuni, unita alla sua instancabile volontà, ha fatto di De Padova un luogo di riferimento mondiale del design italiano)



Flou


motivazione: una vocazione pluridecennale di approfondita ricerca di design e comfort, in un ambito specialistico dalle profonde diversità culturali nazionali, è all'origine dell'affermazione di questa azienda in campo internazionale. L'eccellenza della sua produzione e comunicazione, in tutto l'arco della sua storia, rappresenta un contributo alla valorizzazione del design italiano e dei suoi prodotti nel mondo



Piaggio & C


motivazione: cultura del prodotto, ingegneria creativa e coraggio imprenditoriale fanno della Piaggio la protagonista di una delle più affascinanti avventure del design italiano. Nell'aprile del 1946 nasce la Vespa, lo scooter per eccellenza, il più venduto e il più imitato al mondo con caratteristiche innovative quali la carrozzeria portante, la forcella anteriore monobraccio e la trasmissione diretta alla ruota. Nasce poi Ciao nel 1967, seguito da tanti nuovi prodotti fino a Sfera, il primo scooter con carrozzeria in plastica Premio Compasso d'Oro ADI 1991. Nel 2001 col marchio Gilera vince il titolo mondiale nella classe 125cc. Protagonista della motorizzazione di massa, la Piaggio è un'impresa italiana creatrice di stili, comportamenti e miti della modernità




Un Premio speciale per i 50 Anni del Premio Compasso d’Oro ADI è stato assegnato a Giulio Castelli.

motivazione: questo Premio speciale, conferito unanimemente dal Comitato esecutivo dell’ADI e dai consiglieri d’amministrazione della Fondazione ADI per il Design Italiano a Giulio Castelli, ingegnere e fondatore di Kartell spa, è il riconoscimento per la tenacia del suo operato nella storica Associazione per il Disegno Industriale dal 1956, anno della sua fondazione, a oggi. Un’opera costante e appassionata, condotta insieme con tanti altri, nella profonda convinzione che solo dal lavoro collettivo di tutti i protagonisti del sistema design potesse nascere la volontà di testimonianza nella conservazione del passato e nell’elaborazione dei contenuti necessari per costruire il futuro. I quasi cinquant’anni di storia dell’ADI gli danno ragione.)




Un Premio speciale europeo è stato riconosciuto a Rolf Fehlbaum.


motivazione: personalità di fama internazionale, ha contribuito alla grandezza di Vitra, azienda svizzera di primaria importanza nella cultura del design contemporaneo. La sua visione, che allarga l'orizzonte dell'impresa fino al ruolo sociale di agente proattivo dell'intero settore, ha nel Vitra Museum la rappresentazione più illuminata della grande tradizione industriale europea)





XX Premio Compasso d'Oro ADI
Triennale di Milano
Viale Alemagna, 6 - 20121 - Milano - Italy
el. +39 02.72.43.41
www.triennale.it

ADI - Associazione per il Disegno Industriale
www.adi-design.org

a cura di: 
Umberto Rovelli 

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