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 DRIADESTORE / SALONE INTERNAZIONALE DEL MOBILE MILANO 2005


Tutte straniere le proposte di Driadestore per la quale, oggi, è l'imprenditoria e non la creatività la vera forza del made in Italy nel design. La linea economica di Driade inventa una raccolta di mobili e accessori d’arredo per sedersi, dormire, mangiare. I designer che partecipano al progetto sono Philippe Starck e una serie di giovani dell’ultima generazione: Xavier Lust, Christophe Pillet, Miki Astori e Sebastian Bergne. Ciascuno con una propria poetica individuale, collaborano con spirito collettivo per ottenere prodotti di uso quotidiano ben disegnati, con attenzione alle logiche produttive industriali senza però dimenticare la sapienza antica delle produzioni artigianali.
Tutta la produzione si rivela di particolare interesse anche per l’uso di materiali e tecniche molto differenti che vanno dalla produzione industriale – con tecnologie anche molto avanzate – all’artigianato. Polimeri, vetri, colorati e metalli, lavorati industrialmente, si affiancano a legni, midollini, intrecciati manualmente e imbottiti in pelle. L’obiettivo che emerge è quello di rendere “abitabile”, comoda, una casa che si completa accostando oggetti in cui il buon design è alleato ad un costo contenuto. Dominano i colori – quasi un denominatore comune della collezione –, obbedendo a logiche di un progetto che ha molto della plasticità e dinamicità del mondo giovanile.

Le novità che Driadestore propone quest’anno sono:

Extra Chair, sedia impilabile in polipropilene di Xavier Lust – disponibile nei colori rosa e arancione – dal caratteristico disegno delle gambe, simile ad una torsione, che le porta da una sezione quadrata ad una sezione triangolare.

Toy è, ad oggi, la sedia più venduta di Driadestore. Quest’anno la poltroncina impilabile in polipropilene di Philippe Starck è ripoposta in una nuova gamma di colori decisi: bianco, rosso, giallo-senape e verde e con rivestimento in pelle bianca, nera e avana.

Leggera e avvolgente, con la scocca in policarbonato che rende visibile il fitto reticolo delle nervature incrociate che la irrigidiscono e la disegnano, Meridiana, è la sfaccettata proposta di Christophe Pillet. La poltroncina è disponibile in sei varianti: struttura in acciaio cromato e scocca in policarbonato trasparente, di colore bianco, grigio fumè, rosso rubino e nero. Alle versioni sgabello alto e sedia da tavolo, si aggiunge inoltre Meridiana Office, la versione da ufficio su ruote, anch’essa in cinque varianti: trasparente, grigio fumè, rosso rubino, bianco e nero. La struttura è in alluminio pressofuso lucidato, la scocca in policarbonato.

Prodotto di punta e grande impegno produttivo dell’azienda è Deauville, la nuova poltroncina monoblocco in policarbonato di Christophe Pillet. Stampata ad iniezione, tramite un complesso stampo in acciaio bonificato, fra i più complessi che Driade abbia mai fatto realizzare, la poltroncina ha la scocca impilabile che si ispira a forme degli anni ’30.

L’ormai classica poltroncina impilabile Lord Yo disegnata da Philippe Starck quest’anno è riproposta da Driade con un nuovo rivestimento in pelle, che si aggiunge a quello in cotone ed in piquet, nei colori bianco, nero ed avana. La struttura è in alluminio, le gambe in trafilato speciale anodizzato, il telaio in pressofusione microbigliata mentre la scocca in polipropilene è nei colori: avorio, albicocca, viola, azzurro, grigio.

Per Kissi Kissi, il nuovo tavolino da bar in polietilene a forma di clessidra disegnato da Miki Astori, è stata utilizzata a tecnologia della plastica soffiata. Il procedimento del soffiaggio è una tecnica che sta fra lo stampaggio ad iniezione, a cui si avvicina per la velocità dei cicli produttivi e il rotazionale, con cui ha in comune la possibilità di realizzare forme completamente vuote all’interno. Per garantire la perfetta planarità del piano, il tavolino è realizzato in due parti: il basamento e il piano. Assemblati con innesti meccanici, consentono di alloggiare all’interno un contrappeso in sabbia che ne garantisce la stabilità.

Tikka Table, la famiglia di tavoli in estrusi di alluminio, conferma la ricerca di Miki Astori verso mobili dalla linea tesa ed essenziale, nei quali la bellezza è data dall’esatta proporzione degli elementi, dalla cura nei dettagli costruttivi e nella scelta dei materiali.

Driade è stata tra le prime aziende italiane a lavorare con Ron Arad. E oggi, il maestro del design di ricerca, torna con un progetto che a partire dal nome Mt – che in inglese si pronuncia esattamente come si pronuncia Empty – è un omaggio a quel primo progetto. Si tratta di una nuova serie di sedute innovative che nasce ancora una volta dalla sperimentazione sui materiali. Per le scultoree sedute è stato utilizzato un polimero plastico bicolore ottenuto dallo stampaggio rotazionale, che Ron Arad ha letteralmente smaterializzato scavando nella forma vuoti inaspettati. Il polietilene a forte spessore (circa 12 mm rispetto ai 6 consueti) viene infatti ritagliato sui fianchi, tramite sofisticati robot “intelligenti” che operando su cinque assi, adattando il tracciato teorico alle reali dimensioni del pezzo.
La famiglia di sedute è composta da una poltrona Mt1, un divano Mt2, un dondolo Mt3, utilizzabili anche in esterni.

Ispirata alla memoria collettiva dei fumetti d’epoca alla Rip Kirby, la coppia di imbottiti Romeo y Julieta – divano e poltrona, in pelle rossa dalle sagome ironicamente caricaturali – è la curiosa proposta di Sebastian Bergne.

Infine, a conferma del fortunato progetto del 2003, Phantom – divano per interni in verde, traslucido e fluorescente PMMA con cuscini in latex e poliestere e con struttura in acciaio di Peter Emrys-Roberts – viene riproposto anche quest'anno dalla ditta piacentina.

Driadestore by Driade
Via Padana Inferiore, 12
29012 Fossadello di Caorso – Piacenza
tel. 0523 818618
www.driade.com

 
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I.

ha collaborato:
Aurora Mendez Derri




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