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 ARTIFORT / SALONE INTERNAZIONALE DEL MOBILE MILANO 2006


Gli inizi di Artifort risalgono alla fine del secolo XIX. All'epoca Jules Wagemans svolgeva l'attività di tappezziere ed Henricus, uno dei figli di Jules, convertì il piccolo negozio in una fabbrica di mobili che diverrà famosa a livello nazionale.

Il nome di Artifort rifletteva le caratteristiche salienti dei suoi prodotti: Arti, che segnala una particolare attenzione al design e alle qualità estetiche del prodotto e Fort, che sottolinea come altrettanto essenziale la durata e la capacità di resistere al tempo.

Nei primi anni d'attività, gli articoli della collezione Artifort si ispirano e vengono man mano coinvolti con le tendenze allora contemporanee: la Scuola di Amsterdam, la Scuola di L'Aia e la Scuola francese dell'Art Decò. E il 1930 è l'anno di varo per alcuni progetti impegnativi come arredi ospedalieri, ristoranti e transatlantici di lusso, che vedono coinvolto l'artigiano, designer e fabbricante di mobili Theo Ruth a capo di ogni attività aziendale.

La fabbrica di birra di St. Servatius sul Volksplein a Maastricht, fu il primo grande magazzino di Artifort. Non solo si trattava di un grande edificio adibito allo stoccaggio dei materiali, ma anche, contemporaneamente, di una vasta area espositiva, che, col passare del tempo, si è venuta ampliando. Al punto che, nel 1987, l'area potenzialmente usufruibile per l'esposizione dei prodotti arrivava ad un totale complessivo di 4.500 metri quadrati.

Dopo la Seconda Guerra Mondiale, nei prodotti Artifort comincia a manifestarsi uno spirito di modernità che diverrà caratteristica essenziale della produzione successiva. Nuovi materiali, nuove tecniche e, soprattutto, nuove idee. Infatti negli anni cinquanta, la collezione Artifort non solo includeva i progetti di Theo Ruth, ma anche mobili creati da designer stranieri ed architetti come Gerrit Th. Rietveld.

Stimolata da Kho Liang Ie e dall'ambiziosa visione del direttore Harry Wagemans, la politica dell'azienda si è quindi orientata verso il mercato estero, anche perché il mercato olandese non era ormai più sufficiente per un'impresa intenzionata a specializzarsi nel design di mobili contemporanei.

Attualmente, Artifort continua la produzione di nuovi modelli collaborando con designer provenienti da tutto il mondo dando all'intera collezione un'identità marcata. Ed ogni volta, col passare degli anni, Artifort presenta una collezione diversa in grado di riflettere lo stile caratteristico ormai storicamente riconosciuto a livello internazionale. Scegliendo di progettare non da ovvi punti di partenza bensì rivoluzionando e rinnovando l'approccio alla ricerca di un efficace mix di forma, bellezza e funzionalità. Arrivando a realizzare progetti d'alta qualità sia per la casa che per il contract.


Al Salone del Mobile di Milano 2006 l'azienda Artifort ha presentato vari prodotti:

Dalla sedia Boson, perfetta grazie alla sua comodità e realizzata con spessori ridotti di materiale sintetico dal forte impatto visivo il cui obiettivo è creare una nuova e semplice tipologia di seduta, nasce il tavolo Boson T, entrambi su progetto di Patrick Norguet. Il primo obiettivo nella generazione della sedia era ottimizzare il materiale applicato per offrire un nuovo e sistema normale della disposizione dei posti a sedere; minimizzazione del materiale sintetico per ottenere un equilibrio ideale fra la forma e la funzione. Secondo le teorie fisiche dagli anni '60, la materia è collegata fortemente con Higgs Boson una particella o una gamma di particelle che modellano la sostanza.

Lilla, ancora dall'idea di Patrick Norguet, è un invito a sedersi, ridotto all'espressione più semplice come quella di un tronco d'albero in un ambiente residenziale o dove l'ergonomia serve il corpo.

Conco, design Michiel van der Kley, è una seduta con un corpo arrotondato, simile ad un masso che è stato corroso a lungo nel mare prima che di raggiungere l'ultima forma. La base rinforza la leggerezza del disegno ed il nodo è una caratteristica estetica ma anche un particolare tecnico. Da un lato un punto in cui tutte le linee curve vengono a contatto e dall'altro un posto in cui il tessuto può essere tenuto insieme.

Kirk, progettata da René Holten allo scorso Salone, è una poltrona forte con un carattere libero. Ideale per gli ingressi, salotti o talk-shows, Kirk è certamente un occhio-catalizzatore. Una seduta profonda e comoda con un supporto posteriore sorprendentemente buono. Da quest'anno viene aggiunto l'elegante tavolo Kirk T.

Alla collezione Mare - composta da sofa lucidi Mare e tavolini Mare Table -, proposta qualche stagione fa dal designer René Holten, si aggiunge quest'anno Mare Romance, lo stesso accogliente divano con l'aggiunta di vivaci colori.

Troy, disegnata da Bert van der Aa, è una lussuosa e comoda sedia per un moderno ma anche classico abitare. Troy ha opzioni differenti per la base, combinati con schienali alti o bassi. La sedia è adatta all'uso residenziale così come per il mercato del contract. Può essere rivestita in cuoio e in molti tessuti.

Slick, un tavolo stylish e statico progettato da Toine van den Heuvel. Lo strato superiore è assorbito parzialmente nel telaio, un particolare che rende attraente il tavolo. Slick risulta molto efficace come lungo tavolo da pranzo.


Inoltre, delle stagioni precedenti firmate Artifort, si ricordano i seguenti prodotti:
le morbide sedute Little Globe e Butterfly Chair - del designer Pierre Paulin -, l'estroso divano C 248 - di Geoffrey Harcourt -, la multifunzionale poltroncina Vega - ideata da Jasper Morrison - e l'avvolgente poltrona Nina disponibile in varie tipologie, del designer René Holten.


Artifort
Van Leeuwenhoekweg 20
5480 AC Schijndel, The Netherlands
Tel: +31(0) 73 658 00 20
Fax: +31(0) 73 547 45 25
www.artifort.com

 
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ha collaborato:
Martin Rance




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