CERCA IN IDEAMAGAZINE.NET

 

 LIGNE ROSET / SALONE INTERNAZIONALE DEL MOBILE MILANO 2006


Fondata nel 1860 da Antoine Roset, il nonno dell'attuale presidente della società, la società Roset è un esempio tipico dello sviluppo che può operare un'industria artigianale minacciata dal cammino del progresso.
Nel 1880 Antoine Roset si installa a Montagnieu, luogo ideale per l'azienda che trae vantaggio dalla vicinanza delle foreste di faggi, dalla Chartreuse de Portese dalla forza idraulica prodotta dal mulino ad acqua sul fiume La Brivaz.
L'azienda si specializza, nel corso degli anni, nella fabbricazione dei bastoni e degli ombrelli in legno curvato. Nel frattempo, l'evoluzione delle abitudini obbligherà Roset a trasformare le sue attività e concentrarsi nella fabbricazione di sedute in legno e divani in stile.
Nel 1936, l'impresa Roset produce i primi divani imbottiti e si orienta dal 1946, verso l'imbottito moderno e l'arredamento della collettività.
Con un atto del 19 marzo 1946, Emile Roset e suo figlio Jean creano la società in accomandita a responsabilità limitata "Veuve A. Roset" ed erano i soli soci dell'epoca.

Oggi Roset S.A. con 5 filiali commerciali in Italia, USA, Germania, Svizzera e Inghilterra, dispone di 8 unità produttive, 150.000 mq. coperti riscaldati ed attrezzati con macchinari moderni anche in materia di sicurezza e di igiene.
Questa espansione non deve niente al caso: essa consacra la messa in opera di un progetto d'impresa che si articola in 3 principi:
– Privilegiare la ricerca estetica per contribuire al miglioramento del contesto di vita dei nostri contemporanei in Francia e all'estero.
– Innovare fortemente le nuove tecniche di industrializzazione.
– Dominare la commercializzazione dei prodotti con l'aiuto di una rete di distribuzione fedele per servire meglio il consumatore finale.
All'applicazione di questi principi presiede uno spirito di collaborazione sia nei riguardi del dipendente che nei riguardi degli operatori economici esterni: distributori, fornitori, creativi e pubblicitari.

La creazione è affidata a grandi nomi del design internazionale come Donato D'Urbino, Paolo Lomazzi, Peter Maly, Didier Gomez, Pascal Mourgue Eric Jourdan, Jean Charles de Castelbajac, Archirivolto, ecc.


Al Salone del Mobile di Milano 2006 Ligne Roset presenta i seguenti nuovi prodotti, alcuni dei quali vantano già diversi premi del design.

La coppia di poltrone Jul & Jil, design Alban-Sèbastien Gilles, presenta lo stesso dinamismo delle linee, lo stesso comfort e le stesse dimensioni accoglienti. In compenso, si differenziano lievemente nell'aspetto: Jul presenta forme nette, squadrate e maschili, mentre Jil ha morbide curve femminili. È quindi possibile creare un insieme originale, assortito e disassortito, la cui apparente affinità cela le differenze tipiche dei gemelli eterozigoti. Impunture a doppio ago tipo selleria per la versione in pelle.

Il tavolo quadrato Translation, design Ligne Roset, ha i 4 piani superiori che, uniti da un sistema con guide di scorrimento, si aprono scoprendo 4 pannelli colorati.

Dopo aver lasciato il segno con diverse esposizioni in galleria, Francois Bauchet ha tentato di rivolgersi ad un pubblico più vasto attraverso la progettazione della serie Pluriel, composta da Pluriel sofa, Pluriel armchair e Pluriel tavolini.

La moda esige una poltrona originale e comoda, complemento d'arredo per un salotto talvolta tradizionale. Lo stesso dicasi per le sedie, il cui design deciso risveglierà il classicismo del tavolo da pranzo. La poltrona, il pouf e la sedia Alster, designEmmanuel Dietrich rispondono perfettamente a queste aspettative. Alster associa un design innovativo e un comfort piacevole a rivestimenti e cuciture impeccabili.

In collaborazione con l'équipe di ergonomia CTBA, Frèdèric Sofia ha progettato 35 H, una seduta di rara leggerezza visiva che integra uno studio sulla posizione delle gambe e sulla circolazione sanguigna. Più in generale, invita ad un'esperienza sensoriale di relax dinamico grazie a snodi indipendenti e martinetti pneumatici, che consentono di realizzare una vasta quantità di posizioni diverse muovendo semplicemente il busto.

Con la poltrona ed il pouf Shaman, Eric Jourdan continua ad affermare uno stile straordinariamente coerente, mescolando al rigore grafico della forma una sensualità discreta. La poltrona cela al suo interno un ingegnoso sistema a foglie di balesrta che assicura una dolce oscillazione personalizzabile.

Deck, sempre firmato Eric Jourdan, tavolino ausiliario e tavolo basso.

Pascal Mourgue propone il progetto Downtown dormeuse relax ed il suo complemento Downtown tavolino, come un ausilio a vivere meglio il proprio soggiorno con l'arrivo delle nuove tecnologie e dei nuovi mezzi di comunicazione. Disporre, finalmente, di un divano o meglio una piattaforma multifunzionale che riunisce lavoro, svago o tempo libero. Un vero e proprio approccio creativo che si completa con la modulare Downtown libreria.

Lunatique, design Inga Sempè, tavolino ovale telescopico. La salita del piano è assistita da un martinetto comandato da un anello snodato inserito nel piano. Quando l'anello è sollevato, è possibile alzare ed abbassare liberamente il piano; quando l'anello è abbassato, il piano è fissato in posizione.

Dal design di Didier Gomez si presentano gli imbottiti Rue de Seine e Urbani.
Rue de Seine sono delle comfortevoli sedute conviviali mentre Urbani è un divano haute-couture dal comfort su misura, con un design universale e senza tempo.

Rispetto alle sedie in plastica o in legno, dalla linea liscia e tesa, generalmente scomode, Facett chair e Facett armchair, design Ronan & Erwan Bouroullec, composte da una struttura metallica rivestita da cima a fondo di morbida e comoda pelle, lasciano trasparire un'estetica molto elaborata, carica di dettagli.

PI, design Thibault Desombre, comfort e legno massello. Sedia in rovere massello tinto ebano o scuro.

Pam, design Archirivolto, sgabello a pistone destinato alle cucine all'americana, ai bar oppure per altri utilizzi, basamento verniciato époxy, scocca in plastica in metacrilato iniettato trasparente. Struttura in metallo cromata opaco con integrato un poggiapiedi.

Evangelos Vasileiou presenta Clara, attaccapanni in acciaio cromato lucido.


Infine, delle collezioni passate Ligne Roset, si ricordano i seguenti prodotti: lo storico divano Togo – ideato da Michel Ducaroy –, le collezioni di tavoli Yoyo e Crescendo – design Pagnon & Pelhaitre –, il divano Smala e le morbide poltroncine Myo e Tazia – di Pascal Mourgue –, l'avvolgente divano Yang – del designer Francois Bauchet –, i tavolini Ponton e Air – progettati rispettivamente da Deichmann & Osko e Fred Rieffel –, le sedie Guest, Paola, Zoe e lo sgabello Noor – tutti firmati Archirivolto –, nonché il divano Facett disegnato da Ronan & Erwan Bouroullec.



Ligne Roset
Roset Möbel GmbH
Industriestraße 51
D-79194 Gundelfingen/Freiburg
Telefon: 0049 761 59 209 0
www.ligne-roset.com

 
 INDEX 2006 
XXIV.
XXIII.
XXII.
XXI.
XX.
XIX.
XVIII.
XVII.
XVI.
XV.
XIV.
XIII.
XII.
XI.
X.
IX.
VIII.
VII.
VI.
V.
IV.
III.
II.
I.

ha collaborato:
Martin Rance




TOP