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 VITRA / SALONE INTERNAZIONALE DEL MOBILE MILANO 2007


Vitra si è impegnata per lo sviluppo e la fabbricazione di mobili di alta qualità, creati in stretta collaborazione con designer di fama internazionale.
Attiva a livello internazionale, l'azienda lavora in collaborazione con i principali designer del mondo e la sua collezione di sedute comprende una selezione di pezzi che hanno segnato la storia dell'industrial design. Progetti firmati da protagonisti internazionali come gli statunitensi Charles e Ray Eames (da oltre 50 anni è produttrice ufficiale), George Nelson, Jean Prouvé, Verner Panton, Alberto Meda, Mario Bellini, Antonio Citterio, Jasper Morrison. Una rassegna di prodotti diventati ormai dei classici del design contemporaneo.

Worker Sofa, design Hella Jongerius
Hella Jongerius è un'attenta osservatrice dei comportamenti e del mondo dell'abitare contemporaneo, in grado di analizzare con attenzione le esigenze del momento e di rispondere ad esse in modo misurato: la prova più evidente è il suo nuovo Worker Sofa. Questo divano biposto – che formalmente ricorda molto da vicino la poltrona presentata lo scorso anno con lo stesso nome –, è stato concepito in prima linea come mobile per la comunicazione. Questo divano è l'elemento ideale per piacevoli conversazioni in cucina, oppure per le quattro chiacchiere al telefono, per le quali il luogo più adatto non è mai né il soggiorno né la scrivania. Worker Sofa non è troppo ingombrante, pur risultando pratico e confortevole anche per leggere comodamente il giornale al mattino, sorseggiando una tazza di caffé. Costruzione e materiale sono identici a quelli già impiegati per la seduta. Le forme dell'alzata dello schienale, contro cui poggiano i cuscini, creano un effetto di piacevole familiarità, unita alla riservatezza.

Polder Sofa XS, design Hella Jongerius
Solitamente i mobili imbottiti con rivestimento in pelle hanno un aspetto solido e robusto, che a tratti può risultare un po' convenzionale. In questo senso sorprenderà la versione in pelle scura di questo divanetto, che la designer olandese Hella Jongerius presenta insieme a Vitra. Polder Sofa XS ha suscitato interesse e riscosso grandi successi nel mondo del mobile per il suo aspetto fresco ed anticonvenzionale.
Sullo sfondo della pelle in nappa testa di moro, le cuciture ed i bottoni applicati con filati in diverse tonalità di rosso danno luminosità e risalto formale alle linee del divano. Un dettaglio di pregio di questo divano è inoltre il cuscino in pelle, dotato di un pratico passante per una facile presa e abbellito da cuciture che disegnano un attraente motivo grafico: un ulteriore dettaglio, che unisce la praticità a un look accattivante.

Worknest, design Ronan & Erwan Bouroullec
Vitra presenta questa sedia da ufficio girevole che è stata concepita per impersonare appieno il concetto di nesting. In altre parole essa assolve al desiderio, generalmente trascurato, di chi lavora in un ufficio open space, di disporre di un ambiente pseudo privato, di individualità e comfort. Il punto di partenza per la realizzazione di Worknest è stato proprio il bisogno, legittimo anche in un ufficio open space, di spazi privati e comodità.
L'imbottitura soffice sagomata come un guscio avvolgente e le forme lievemente arrotondate di questa sedia conferiscono all'ufficio un'atmosfera serena e invitante. I braccioli che si sviluppano in maniera organica dalla seduta imbottita non sono soltanto un segno distintivo formale e unico di Worknest ma, insieme alla seduta e allo schienale, creano una sorta di spazio chiuso che trasmette all'utilizzatore, come una vera e propria poltroncina, un piacevole senso di sicurezza e protezione.
Un altro elemento creativo fondamentale della sedia è il colore. Gli effetti del colore sul benessere psichico dell'uomo sono noti da tempo, come ampiamente dimostrato da numerose ricerche scientifiche. Nella realizzazione di questa sedia per ufficio, Ronan & Erwan Bouroullec hanno reso particolare omaggio all'idea così puntualmente formulata da Verner Panton secondo cui "Stiamo seduti più comodamente su un colore che ci piace". Per il rivestimento dell'imbottitura essi hanno realizzato una gamma di sette diverse tonalità cromatiche, caratterizzate da toni caldi e avvolgenti. I rivestimenti in maglina realizzati a misura per l'imbottitura della sedia con l'ausilio delle più moderne tecnologie sottolineano la qualità della seduta e contribuiscono a preservarne la funzionalità. Grazie all'eccezionale estensibilità del materiale in maglina, il rivestimento si adatta perfettamente a tutte le diverse posizioni e inclinazioni dei braccioli. Questo tessuto offre altri vantaggi grazie alle sue particolari proprietà: l'assenza di cuciture e pieghe del rivestimento, resa possibile da una tecnica di lavorazione su misura, contribuisce al comfort della seduta mentre l'elevata permeabilità del materiale, rispetto ai normali tessuti, garantisce un microclima sempre ottimale.

Slow Chair & Slow Chair Ottoman, design Ronan & Erwan Bouroullec
Con questa nuova seduta, viene messo a segno ancora una volta una convincente re-interpretazione di un mobile classico, con l'ausilio delle tecnologie più innovative. Per l'invitante mobile lounge, che per tipo e forma ricorda la famosa Womb Chair di Eero Saarinen ed i suoi precursori, come Flag Halyard Lounge Chair di Hans J. Wegeners, i fratelli Ronan & Erwan Bouroullec utilizzano un tessuto in maglia estremamente resistente che, come una calza, viene infilato sulla seduta costituita da una semplice struttura in tubolare d'acciaio. Questa dà forma al sedile, al quale è fissato un arco capace di grandi oscillazioni e che definisce a sua volta il profilo dei braccioli, dello schienale e delle quattro gambe in pressofusione di alluminio. L'utilizzo del tessuto in maglia sottile e trasparente fa sì che questo mobile dalle dimensioni ampie abbia un effetto ottico e fisico di leggerezza. Slow Chair è pertanto facile da trasportare ed è inoltre adatta come seduta lounge per impieghi outdoor temporanei.
Lo Slow Chair Ottoman, lievemente arrotondato e concavo, è un po' più basso della poltrona. Il telaio simmetrico realizzato in tubolare d'acciaio è di forma rettangolare con bordi stondati e un design che presenta linee leggermente ricurve verso l'esterno. La struttura poggia su due coppie di gambe montate lungo i lati più corti della poltrona e realizzate in pressofusione di alluminio. Come la poltrona, anche l'ottomana ha un rivestimento in tessuto di maglia tensionato sulla struttura. Una leggera imbottitura garantisce un livello di comfort ulteriore.

Alcove Sofa, design Ronan & Erwan Bouroullec
Il termine "alcova" deriva dall'arabo El-Kauf e significa nicchia nel muro oppure ambiente separato di una stanza, con zone letto rivestite da materiali imbottiti e possibilità di seduta. L'alcova era un luogo di ritiro con un'acustica e un senso dello spazio assolutamente speciale.
Anche un divano può andare ben al di là delle tradizionali funzioni di arredo per trasformarsi in un ambiente nell'ambiente. Questa idea è stata fonte di ispirazione durante la progettazione di Alcove Sofa, che con le imbottiture dello schienale e del sedile e con i pannelli posteriori e laterali flessibili, crea la cornice ideale per ritirarsi in un ambiente privato e intimo. Le soffici imbottiture ed i cuscini dello schienale invitano a sollevare anche le gambe, assumendo una posizione raccolta. Due persone appoggiate ai pannelli laterali possono comodamente sedere una di fronte all'altra ed utilizzarlo per leggere, lavorare, conversare o semplicemente per rilassarsi. Per l'altezza dei suoi pannelli laterali e posteriori, già la versione standard di Alcove Sofa era stata descritta come un "mobile in grado di definire l'ambiente" e che si presta in modo ideale come luogo di ritiro.
Questa caratteristica fondamentale vale ancor più per Alcove Sofa Highback, che presenta pannelli laterali e posteriori ancora più pronunciati e la cui altezza supera notevolmente l'altezza di chi vi sia seduto. Originariamente ideato per un utilizzo in ambiente office o come oggetto di arredo in grado di creare una zona protetta sia acusticamente che visivamente e dedicata al nesting, questo divano è adatto anche ad ambienti privati e in particolare a contesti di grandi dimensioni.

BaObab, design Philippe Starck
Nella storia centenaria del moderno arredamento da ufficio - a cominciare da Larkin Building di Frank Lloyd Wright - la forma della scrivania per ufficio si è molto modificata. Le soluzioni più all'avanguardia sono successivamente state denominate sistemi di mobili per l'ufficio. Essi si presentano come concetti funzionali, composti da tavoli con passacavi, dotati di dispositivi meccanici ed una vasta gamma di accessori. La nuova scrivania BaObab dispone di un passacavi e del necessario spazio di contenimento. Da un punto di vista estetico si presenta come un vero oggetto-scultura, composto dal telaio (realizzato in un pezzo unico) e da un piano di scrittura. È una soluzione nuova per aziende giovani e dinamiche, come pure per punti vendita, uffici, studi privati e professionali ed è ideale per le aziende oramai consolidate che desiderino rinnovare l'ambiente di lavoro, dando ad esso un aspetto più giovane ed attuale.

Ravioli Chair, design Greg Lynn
È un mobile di seduta di uso quotidiano, la cui forma è il risultato di un processo di design automatizzato. Fondamentale per il progetto è stata la costante ricerca per riconciliare motivi tradizionali con tecniche d'avanguardia. Grazie alla simulazione, una superficie quadrata è stata trasformata in una rappresentazione in 3D, per poter mettere a punto tutte le esigenze d'utilizzo pratico, dalla superficie di appoggio, alla conformazione del sedile, dei braccioli e dello schienale. Ravioli Chair si è quindi trasformata in una rivisitazione in chiave contemporanea del mobile imbottito di stampo classico.
Essa consiste di due semiscocche (saldamente ancorate l'una all'altra) realizzate con materiali diversi, e sulla base fissa in materiale sintetico poggia il sedile imbottito, rivestito in materiale tridimensionale. Questo rivestimento da origine ad una serie di varianti della seduta. I due campioni che Greg Lynn ha progettato con un processo digitale computerizzato vengono poi declinati in diverse combinazioni di colore.

.07, design Maarten Van Severen
Con questa poltrona girevole Vitra presenta uno degli ultimi progetti di Maarten Van Severen, che il designer mise a punto prima della sua scomparsa. Si tratta del risultato più importante nella sua lunga attività di ricerca e sperimentazione con un materiale naturale, la pelle, che lo aveva affascinato da lungo tempo per le sue caratteristiche tattili e visive.
.07 non nasconde le sue affinità con .04 - seduta con la quale ha in comune il basamento e i braccioli - ma spicca anche per alcuni tratti distintivi, come ad esempio lo schienale alto, che conferisce alla seduta un aspetto rappresentativo. Questo è reso ancora più evidente dalle diverse modalità progettuali e realizzative del sedile: la scocca in materiale sintetico è stata sostituita da una costruzione flessibile e confortevole, rivestita da pregiate pelli bovine, che conferiscono a .07 un look caldo e confortevole, curato nei minimi dettagli. Un elemento caratterizzante di questa poltrona sono le cuciture volutamente evidenti, che enfatizzano la qualità dei materiali ed il gioco di contrasti fra morbide superfici in pelle, dai riflessi naturali, e interni a mano ruvida. Nel contempo essi danno risalto al profilo ben delineato del sedile imbottito, ma estremamente sottile. La chiarezza delle forme e i tratti grafici di questa seduta la indicano per un utilizzo versatile all'interno di ambienti diversi. È sobria, ha carattere ed è ideale come seduta executive, per gli uffici di presidenza, le sale riunioni e le sale d'attesa di uffici, banche, hotel, cliniche e per l'home office.

Sempre del grande designer Maarten Van Severen Vitra ripropone numerosi pezzi: il poliedrico mobile libreria Kast, il semplice ma finemente naturale Wood table e l'elegante A-table.

Le particolarissime e d'effetto Wooden Dolls, design Alexander Girard.

Panton Chair Junior, design Verner Panton
Questa è sempre stata una sedia che piace ai bambini per i suoi colori decisi e allegri, per le sue forme dolci e tondeggianti, e perché ci si possono fare acrobazie e costruire divertenti nascondigli.
Verner Panton era affascinato dal fatto che i bambini riuscissero a vedere la sua Panton Chair non soltanto come seduta, ma anche come oggetto per giocare. Subito dopo l'avviamento della produzione in serie, iniziò a cullare l'idea di sviluppare insieme a Vitra la versione per bambini ma, nonostante avesse fino ad allora perseguito con perseveranza questo obiettivo, il progetto era fallito per l'elevato costo degli stampi e perchè il mercato del mobile per bambini non era ancora sufficientemente sviluppato. L'insufficiente domanda spiega anche il motivo per cui nell'officina di Verner Panton ci fossero relativamente pochi progetti esplicitamente dedicati ai bambini, nonostante questa tematica rivestisse per lui grande interesse. Molte delle sue creazioni erano particolarmente amate dai bambini proprio per la gradevolezza delle forme arrotondate e naturali, per i colori brillanti e per il look giocoso.
Partendo dai progetti originari di Panton e in accordo con Marianne Panton, Vitra ha ora realizzato una versione della sedia dedicata ai più piccini, che fa parte della Home Collection. Materiali e proporzioni sono invariate, mentre le dimensioni di Panton Chair Junior sono ridotte di circa un quarto rispetto al modello standard. Oltre ai quattro colori classici, arancione, rosso, bianco e nero la versione bimbi è disponibile anche nei nuovi colori rosa chiaro, azzurro chiaro e lime.

La Fonda Armchair, design Charles e Ray Eames
Nel 1961 il designer Alexander Girard, amico personale di Charles e Ray Eames, progettò nel New Yorker Time & Life Building una delle sue realizzazioni d'interni rimaste leggendarie: il ristorante "La Fonda del Sol". Per l'arredamento della sala, egli ideò delle sedute in grado di fondersi armoniosamente con il resto degli interni, con schienali di altezza commisurata al piano del tavolo. Le sedute La Fonda Armchair, realizzate secondo queste linee guida dall'Eames Office e che poco tempo dopo furono prodotte in serie, consistono di una scocca in materiale plastico imbottita, che poggia su un basamento bipartito in pressofusione di alluminio. Mentre le scocche sono chiaramente una variante della seduta in materiale sintetico progettata dagli Eames, il basamento – che con poche modifiche è stato utilizzato anche per i tavoli – è un'assoluta novità. I quattro elementi paralleli si uniscono a colonna, per confluire nel basamento a quattro razze.

Plywood Elephant, design Charles e Ray Eames
Il 17 giugno 2007 Charles Eames avrebbe festeggiato il suo 100° compleanno. In suo onore Vitra ha prodotto per la prima volta un'edizione limitata di Plywood Elephant, un mobile scultura oramai divenuto leggendario, nonostante non sia mai diventato un prodotto di serie.
All'inizio degli anni quaranta gli Eames svilupparono la tecnica della deformazione tridimensionale del compensato, utilizzandola per la produzione di diversi mobili e sculture. Soltanto due furono i prototipi realizzati secondo questo complesso progetto, che furono esposti poco tempo dopo in una mostra tenutasi presso il Museum of Modern Art di New York. Gli Eames erano affascinati dall'elefante: questo simpatico pachiderma è un tema ricorrente nelle rappresentazioni fotografiche di Charles Eames delle culture dell'India o del mondo del circo. Oggi, l'unico esemplare di Plywood Elephant, di cui si conosca attualmente l'esistenza, è quello di proprietà della famiglia Eames.
La Anniversary Edition è accompagnata da un cofanetto da collezione e corredata da un certificato recante il nome del proprietario di questo splendido oggetto realizzato in compensato, in acero naturale o acero rosso.

Vitra presenta la storica Lounge Chair Wood, sempre firmata Charles e Ray Eames.

Organic Chair Highback, design Charles Eames e Eero Saarinen
Questa sedia fu progettata per il famoso concorso "Organic Design in Home Furnishing" indetto dal Museum of Modern Art di New York. Nonostante questi modelli, a causa della guerra mondiale, non siano mai stati prodotti in serie, essi sono i diretti precursori di molti progetti di mobili di seduta, con i quali questi designer divennero noti negli anni 40 e 50, influenzando in modo duraturo la storia del design.
Nel 2004 Vitra presentò una nuova edizione di Organic Chairs della poltroncina con braccioli. Oggi Vitra presenta alla Fiera del Mobile di Milano Organic Chair Highback. Mentre materiale, costruzione e scelta di tessuti disponibili di entrambi i modelli in linea di principio sono uguali, essi si differenziano in termini di dimensioni. Un elemento di rilievo in Organic Chair Highback è lo schienale più alto e anche i braccioli e la seduta sono sovradimensionati.

Riproposta da Vitra anche la famosa Coconut Chair, design George Nelson.

Tabouret de bar, design Jean Prouvé
Con il progetto di questo sgabello Jean Prouvé si rifà ad una tipologia di mobili di seduta tradizionali e oggi ancora in voga: il sedile tondo è supportato da quattro lunghe gambe leggermente inclinate. L'anello posto nel terzo inferiore delle gambe funge da elemento di raccordo e da poggiapiedi.
La reinterpretazione in chiave moderna di questo elemento classico risulta convincente per le sue linee sobrie, per la chiarezza costruttiva e le proporzioni perfette. Una particolarità di questo sgabello rispetto ai modelli convenzionali è la forma delle gambe che si aprono nella parte bassa, contribuendo a conferire stabilità ed a creare un effetto estetico molto gradevole. La combinazione di materiali vede la scelta di legno e metallo.

Rayonnage mural, design Jean Prouvé
Attualmente è alquanto raro trovare scaffali a parete di dimensioni ridotte con il look attraente di un bell'oggetto d'arredo e che offrano qualcosa in più rispetto ad un semplice elemento di contenimento. Negli anni 50 alcuni designer di fama si erano dedicati a questa tipologia di oggetti d'arredamento. Anche Jean Prouvé si era più volte interessato alla tematica degli scaffali a parete. L'elemento caratterizzante di questo scaffale - ideato originariamente per l'arredamento dell'Ecole Nationale Professionelle (E.N.P.) di Metz -, sono i suoi supporti verticali in lamiera piegata, il cui profilo richiama l'associazione con le ali di un aeroplano o con le forme del remo di un'imbarcazione. Gli intagli orizzontali di questa costruzione, ancorata alla parete mediante viti di fissaggio, consentono di inserire i ripiani in legno con precisione millimetrica. I due intagli nei piani in legno consentono di fissare lateralmente i piani a sbalzo.
Utilizzabile come pratico mobile di contenimento per i diversi ambienti della casa, il Rayonnage mural è inoltre un oggetto di classe, che arreda e decora gli ambienti con le sue forme scultoree.




Vitra
Klünenfeldstrasse 22
CH-4127 Birsfelden
Tel +4161 3770000
Fax +4161 3771510
www.vitra.com

 
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XVI.
XVII.
XVIII.
XIX.
XX.

ha collaborato:
Ruth Miriam Carmeli




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