FELICEROSSI / SALONE INTERNAZIONALE DEL MOBILE MILANO 2006 |
Since 1922. É questo il pay off con cui nel 2002 Felicerossi ha festeggiato gli 80 anni e che oggi torna alla ribalta come chiave di lettura per sottolineare la storicità di un marchio che da sempre esplora le potenzialità dell'imbottito attraverso la ricerca progettuale. Da più di 80 anni, infatti, Felicerossi utilizza il design come strumento a tutto tondo, capace di capire l'evoluzione sociale e culturale e di interpretarla attraverso la progettazione e la creazione di soluzioni nuove, pensate per migliorare la qualità dell'abitare. Quello che Felicerossi propone è dunque un design che va ben al di là della piacevolezza estetica per diventare il principale attore e vettore di innovazione dell'azienda. Da qui, il ruolo fondamentale che la ricerca ha avuto ed ha per l'azienda, creando da un lato prototipi e visioni e dall'altro concretizzandole in prodotti in continua evoluzione.
In un mondo che cambia giorno per giorno, infatti, la realtà domestica richiede una flessibilità sempre maggiore alla quale il progetto dell'arredamento ha il dovere di saper rispondere.
Da questa convinzione, da anni le collezioni Felicerossi esplorano le modalità attraverso le quali si possono esprimere e manifestare il vivere contemporaneo, privilegiando tematiche di ricerca trasversali e dando voce a designer provenienti da settori culturali diversi.
Leggerezza, versatilità, modularità: ecco il trinomio dal quale prendono vita le nuove proposte di Felicerossi per il Salone del Mobile di Milano 2006 dando uno sguardo al futuro e tendendo d'occhio il passato.
Leggero in tutti i sensi. É Bubbly, design Roberto Sartorio, un sistema di sedute modulari che comprende un posto singolo, un posto con un bracciolo, un pouff ed una poltrona. Con la possibilità, per tutti gli elementi, di posizionare i braccioli sia a destra che a sinistra. Un sistema leggero non solo per l'intrinseca flessibilità ed adattabilità ma anche per la sua estrema morbidezza sia formale che di massa. Le strutture del sistema sono infatti formate da un sacco interno imbottito di perle di polistirolo espanso e ricoperto da un rivestimento in tessuto o pelle completamente sfoderabile. Una soluzione che suggerisce una quotidianità pratica e fruibile, permettendo il posizionamento dei vari elementi a seconda delle necessità e del gusto del momento, Bubbly è disponibile anche nella versione Bubbly compact, di dimensioni più contenute, nella quale il tubolare in acciaio funge da bracciolo.
Il divano Oliviero, sempre di Roberto Sartorio, nasce come elemento di perno tra moderno storico e contemporaneità. Un materiale di antico utilizzo come il legno massello di rovere viene recuperato e messo in evidenza, proponendosi come riquadro quasi scenografico ai cuscini in lattice e ovatta, con schienali e poggiareni in piumino d'oca. Questo recupero dal patrimonio storico dell'arredamento è perfettamente in linea con un design che attinge a piene mani dagli anni Cinquanta senza però nulla negare alla contemporaneità. Da questo design che è razionale ed emotivo allo stesso tempo nascono forme lineari ma anche morbide che si integrano perfettamente con uno stile di vita che vede il salotto come il centro della casa; l'area preferita per il relax, la conversazione, ecc.
La ricerca di Setsu e Shinobu Ito per Felicerossi, ha portato quest'anno alla creazione di Ta; una serie di tavoli e tavolini con base in fusione di alluminio, disponibili smaltati o placcati in rovere.
Un altro discorso che continua per evoluzione è quello del designer Emmanuel Babled che propone Ohm; poltroncina realizzata in polietilene stampato in rotazionale e disponibile in 10 colori o imbottita e rivestita in tessuto o pelle.
Una seduta la cui geometria morbida si sposa perfettamente con il tavolo Pigreco, progettato da Emmanuel Babled e Filippo Protasoni per Felicerossi l'anno scorso.
Felicerossi
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